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Il silenzio e la chiarezza

Mozhaoming / Mokushômei

Il maestro Chan (Zen) cinese Hongzhi Zhengjue (giapp.: Wanshi Shôgaku, 1091-1157), uno dei più famosi maestri dell’epoca Song, fu l’artefice della rinascita della scuola Cao-Dong (giapp.: Sôtô). Fu Abate del monastero di Tiantong per quasi trent’anni, dal 1129 sino alla sua morte. Si narra che in tale periodo furono completati gli edifici del tempio, che arrivò ad ospitare milleduecento monaci.

Hongzhi Zhengjue visitò da giovane il maestro Yuanwu Keqin (1063-1135), ma non si sa se in questa occasione ebbe modo di incontrare l’allievo di questi, Dahui Zonggao (giapp.: Daie Sôkô), con il quale ingaggerà in seguito una disputa che è rimasta viva nella storia dello Zen.

Hongzhi, il cui notevole talento poetico e letterario ci è testimoniato dalle raccolte di testi antichi Songgu Baize (giapp.: Juko hyakusoku) e  Niangu Baize (giapp.: Nenko hyakusoku), insegnava un tipo di pratica che Dahui, ammonendo contro una simile "eterodossia", definì "Zen dell’illuminazione silenziosa" (mo zhao chan, giapp.: mokushô zen). Per Hongzhi, infatti, l’illuminazione silenziosa costituiva la più autentica espressione della tradizione derivata dai Buddha e dai Patriarchi: chi dimentica le parole, nel silenzio, vede il suo volto originario, e la verità del reale, la dimensione pre-soggettiva dell’essere, gli si rivela con chiarezza. Il silenzio è la fermezza su cui si fonda la mente illuminata, la cui naturale capacità di risplendere si schiude proprio nel silenzio della meditazione silenziosa, che non guarda alle cose come oggetti dell’intelletto.

Dahui sosteneva invece l’uso del kôan, la frase paradossale usata per aiutare la meditazione e risvegliare una natura più profonda, che permette al dubbio di far breccia: "le migliaia e migliaia di dubbi che avete nel petto sono in realtà un solo dubbio, e tutti si spalancano quando il dubbio è risolto nel kôan" (Dahui yulu, giapp.: Daie goroku). Cfr. Heinrich Dumoulin, Zen Buddhism: A History, Bloomington, World Wisdom, 2005, pp. 255-6.. Per Dahui, infatti, la grande illuminazione andava cercata nel grande dubbio. Anche il suo orientamento non fu indenne da epiteti; venne infatti definito "Zen che contempla le parole".

In questo confronto, emergono chiaramente le due correnti Chan, così come sarebbero state trapiantate dalla Cina al Giappone: un filone avrebbe portato, da Dahui per Gaofeng, alla scuola Rinzai; l’altro, da Hongzhi a Dôgen Zenji ed alla scuola Sôtô.

Ma questa è storia più recente.

Massimo Barbaro, novembre 2007

(Monastero di Tiantong, DR)

Le temple de Jingdesi (jap. Keitokuji) - vue actuelle


默照銘
Il silenzio e la chiarezza (Hongzhi Zhengjue)

默默忘言。昭昭現前。
Nel silenzio, le parole sono dimenticate / Nella chiarezza, la nostra vera natura appare.
鑒時廓爾。體處靈然。
Quando si è trasparenti, si è nell’aperto / Quando ci si esprime, si è nello spirito.
靈然獨照。照中還妙。
Nello spirito, si risplende da soli / Nella chiarezza, si ritorna al meraviglioso.
露月星河。雪松雲嶠。
La luna chiara, la via lattea / I pini coperti di neve e i picchi delle nuvole
晦而彌明。隱而愈顯。
Sono più luminosi ancora nelle tenebre / Più scintillanti ancora nell’oscurità.
鶴夢煙寒。水含秋遠。
La gru sogna una nebbia gelida / L’acqua contiene l’autunno lontano.
浩劫空空。相與雷同。
Gli immensi kalpa sono vuoti / Identici gli uni agli altri.
妙存默處。功忘照中。
Nel silenzio, si trova il meraviglioso, / Nella chiarezza, si dimentica lo sforzo..
妙存何存。惺惺破昏。
Dove trovare l’esistenza meravigliosa, / Se non quando la vigilanza dissipa la confusione?
默照之道。離微之根。
Tale è la via del silenzio e della chiarezza / La radice del distacco esteriore e della sottigliezza interiore.
徹見離微。金梭玉機。
Quando si penetrano il distacco e la sottigliezza / Una spoletta d’oro attraversa il telaio di giada.
正偏宛轉。明暗因依。
Il completo e l’incompleto si accordano / La luce e l’oscurità si combinano.
依無能所。底時回互。
Senza più dipendere da un soggetto che afferra e da un oggetto afferrato / In quel momento, essi interagiscono.
飮善見藥。檛塗毒鼓。
Bevete la medicina di buona vista / Colpite il tamburo spalmato di veleno!
回互底時。殺活在我。
Quando interagiscono in quel momento / Uccidere o dare la vita dipende solo da voi.
門裡出身。枝頭結果。
Si appare all’interno della porta / I rami portano frutti.
默唯至言。照唯普應。
Da solo, il silenzio è la parola perfetta / Da sola, la chiarezza è la risposta universale.
應不墮功。言不渉聽。
Si risponde senza il minimo sforzo / Si parla senza il minimo ascolto.
萬象森羅。放光説法。
diecimila fenomeni / Irradiano raggi luminosi e insegnano il Dharma.
彼彼證明。各各問答。
Ciascuno testimonia il loro risveglio / Domandandosi e rispondendosi a vicenda.
問答證明。恰恰相應。
Le domande, le risposte e le testimonianze / Concordano perfettamente.
照中失默。便見侵凌。
Ma se nella chiarezza scompare il silenzio / Uno scatenamento appare senza accorgersene.
證明問答。相應恰恰。
Le testimonianze, le domande e le risposte / Perfettamente concordano.
默中失照。渾成剩法
Ma se nel silenzio la chiarezza scompare / L’opacità diventa eccessiva.
默照理圓。蓮開夢覺。
Quando la verità del silenzio e della chiarezza si realizzano / Il loto fiorisce e il sognatore si sveglia.
默照理圓。蓮開夢覺。
Cento fiumi si versano nell’oceano / E mille picchi sono di fronte alla più alta montagna.
如鵝擇乳。如蜂採花。
Come l’oca che preferisce il latte / Come l’ape che succhia il nettare dai fiori.
默照至得。輸我宗家。
Una volta raggiunti il silenzio e la chiarezza / Avrò presentato la mia tradizione.
宗家默照。透頂透底。
Il silenzio e la chiarezza della mia tradizione / Si innalzano sino alle altezze più elevate e penetrano nel più profondo.
舜若多身。母陀羅臂。
Il corpo è shûnyatâ / Le braccia formano il mudrâ.
始終一揆。變態萬差。
Dall’inizio alla fine, non è che la stessa regola / Apparenze sempre mutevoli, e diecimila differenze.
和氏獻璞。相如指瑕。
Il Signor He offre una pietra preziosa / E Xiangru indica il difetto nella pietra.
當機有準。大用不勤
Tale capacità ha le sue regole / La grande funzione non conosce difficoltà.
寰中天子。塞外將軍。
L’imperatore è nel suo regno / Il generale oltre le frontiere.
吾家底事。 中規中矩。
La questione della nostra scuola / È il perfetto adeguamento.
傳去諸方。不要賺擧。
Ovunque, trasmettetela / Senza mai ingannarvi.


© 2007 - Traduzione di Massimo Barbaro dalla versione francese di Éric Rommeluère, L’inscription sur le silence et la clarté.


Bibliografia :

Thomas Cleary, The Book of Serenity, Hudson, NY, Lindisfarne Press, 1990.
Taigen Dan Leighton e Yi Wu, Cultivating the Empty Field: The Silent Illumination of Zen Master Hongzhi, Tuttle Publishing, Boston, 2000.
Morten Schlütter, "Chan Buddhism in Song-Dynasty China (960-1279): The Rise of the Caodong Tradition and the Formation of the Chan School", Tesi di dottorato non pubblicata, Yale University, 1998.
Morten Schlütter, "The Record of Hongzhi and the Recorded Sayings Literature of Song-Dynasty Chan", in Steven Heine e Dale S. Wright (a cura di), The Zen Canon: Understanding the Classic Texts, Oxford University Press, 2004, pp. 181-205.


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